Il cibo secco (croccantini) è maggiormente concentrato e, quindi, a parità di peso ha un valore più alto di calorie: le quantità andranno sicuramente dosate nel caso il gatto tenda all’obesità.
Per contro, però, avendo un odore debole il micio tende a mangiarne meno perché meno gradito e, di conseguenza, limita episodi di vomito e di costipazione intestinale.
Un altro vantaggio è che aiuta a prevenire il tartaro perché funge da “spazzolino” naturale e, non ultimo, si deteriora meno facilmente dell’umido quindi indicato magari quando fa molto caldo.
- Tuttavia, essendo molto ricco di sali minerali, può essere pericoloso alimentare un gatto solo a cibo secco perché può favorire la formazione di pericolosi calcoli alla vescica.
Il cibo umido (patè o bocconcini) è più ricco di acqua (80% di umidità contro solo il
10-15% nel secco) e meno energetico: la presenza di liquido aiuta, tuttavia, a evitare con il tempo episodi di insufficienza renale. In generale si tratta di un alimento più appetibile e maggiormente digeribile rispetto al secco. Bisogna tenere presente, però, che può favorire la formazione di tartaro nei denti e che tende a deteriorarsi più facilmente.
La soluzione migliore, quindi, sta come sempre nel mezzo proponendo sia il secco sia l’umido al micio.
Fonte: Visto Speciale Pet, agosto/settembre 2017