I conigli ormai sono diventati a tutti gli effetti animali da compagnia, soprattutto se si hanno bambini. Unica controindicazione: i rosicchiamenti alle suppellettili dell’abitazione. Un rischio, che, però, si può evitare con alcuni semplici accorgimenti, meglio se pianificati con un veterinario, e senza ricorrere alla gabbia.
- «Isolarlo può creargli malessere, perché è un animale sociale e, non diversamente dal cane, anche il coniglio considera chi sta in casa come il suo “gruppo familiare”», spiega Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi).
- «Evitare la gabbia di giorno è senza dubbio più facile, perché dorme molto. Di notte i problemi si complicano un po’: il coniglio si sveglia presto ed è attivo dal tardo pomeriggio fino a notte fonda. Se prima di andare a dormire lo rinchiudete, lo priverete della sua vitalità proprio mentre è più intensa».
Se possibile, quindi, destinategli una stanzetta tutta per lui e, «in tutti i casi», prosegue Melosi, «fate in modo che i cavi della corrente elettrica non siano in alcun modo accessibili.
Mettetegli, inoltre, a disposizione oggetti “consentiti” e adatti al rosicchiamento: scatole e scatoloni, tubi di plastica dura, il rotolo interno della carta igienica, pezzetti di cibo (è una specie strettamente erbivora), fieno, rametti di legno».
Fonte: un articolo di Marco Ronchetto su Ok Salute e Benessere, aprile 2017
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